LA CRISI ECONOMICA DEL TRECENTO
I NUOVI TIPI DI COLTURE
La preparazione delle botti nel mese di agosto. XV sec.
Compaiono ora, un pò dappertutto, delle culture (unitariamente limitate) di piante industriali, o piante da foraggio, o vigna. Lo vediamo in Fiandra, in Germania, in Francia, in Svizzera. Si tratta di coltivazioni che domandano un sistema più intenso di rotazioni, di apportare cure molto minute al suolo e alle piante. Questi cambiamenti sono ovviamente dettati dalla tendenza sempre più calante dei prezzi del giorno, che spingeva a trovare delle culture più redditizzie. Queste nuove culture s'affermano sopratutto tra contadini che si sono completamente affrancati da ogni vincolo di dipendenza verso il signore. Inoltre, una buona parte di esse offrono l'occasione al contadino d'inseerirsi in un ciclo produttivo, distinto da quello strettamente agricolo. Quelle culture di piante industriali crearono a loro volta ulteriori condizioni per un vorticoso aggravamento di quelle. Infatti i rifugiarsi di braccia nell'attività di trasformazione connessa a quelle piante sottrasse ulteriori forze di lavoro alla grande proprietà feudale, complicandone la condizione.
Le conseguenze economiche: il calo dei prezzi
Lungo tutto l'arco del sec. XIV, i prezzi dei cereali calano. Ma questo movimento discendente, in se stesso, sarebbe ancora il meno, (per così dire), se su di esso non s'inserissero, frequentemente, crescite di prezzi eccezionalmente alte. Lì, in quelle crescite, s'annida uno degli elementi più disgregatori che si possa immaginare: infatti piccoli e medi produttori che, sul periodo lungo, non riescono a realizzare normalmente forti guadagni a causa della tendenza al ribasso, non ricavano guadagni nemmeno nei momenti di rialzi dei prezzi, perché, proprio in quegli anni, il cattivo raccolto consente loro, a malapena, di che mettere da canto le sementi per la prossima stagione agricola e provvedere al sostentamento loro e delle loro famiglie.
La riduzione dei canoni di locazione
La riduzione dei tassi di locazione: in Normandia a Beaufour, il rapporto delle censives era di 142 livres nel 1397; nel 1428 era sceso a 112, a 52 nel 1347 e a 10 nel 1444. Un arpento di vigna ad Argenteuil tra il 1300 e il 1320, era possibile affittarlo tra 12 e 25 soldi parisis; a metà del sec. XVI, è affittato tra 5 e 12 soldi e in più otto pinte di vino valutabili in 8 deniers (meno d'un soldo). In Inghilterra, nella grande proprietà Bigod di Forncett, un acro di terra è affittato per 10 3/4 deniers verso il 1370; a 8 deniers nella prima metà e a 7 nella seconda metà del sec. XV. In Svezia, per le terre del duomo di Uppsala, nel 1376 non si trovano affittuari ad alcun prezzo, per quanto basso esso sia. In Norvegia, già a metà del sec. XIV, compaiono le prime riduzioni di canoni: il movimento non si arresterà e proseguirà fino al sec. XV. Nelle Fiandre, le terre dell'abazia di Saint - Pierre di Gand, nella seconda metà del sec. XIV, vedono i loro frutti ridursi del 50 - 70%.
La distruzione della campagna tardo medievale in Europa non fa altro che attstare situazioni di fatto: riduzioni di superfici coltivate; estensione e, talora, creazione ex novo, di culture di piante industriali; allargamento dell'allevamento di animali; riduzione di fitti e valore delle terre; riduzione della produttività unitaria. Alte furono le conseguenze e i mutamenti di reciproci rapporti fra gli uomini (i contadni, i proprietari) che si determinarono nel corso della crisi.
La distruzione della campagna tardo medievale in Europa non fa altro che attstare situazioni di fatto: riduzioni di superfici coltivate; estensione e, talora, creazione ex novo, di culture di piante industriali; allargamento dell'allevamento di animali; riduzione di fitti e valore delle terre; riduzione della produttività unitaria. Alte furono le conseguenze e i mutamenti di reciproci rapporti fra gli uomini (i contadni, i proprietari) che si determinarono nel corso della crisi.
Il mercato del lavoro in agricoltura
Il movimento dei salari agricoli: dappertutto in Europa, questi sono all'insegna dell'aumento, almeno a partire dal 1350, ma anche prima: va notato che il movimento dei salari dei braccianti agricoli aumenta più fortemente di quello dei lavoratori specializzati. Parallelamente a questo aumento, di salari si ha un movimento discendente di prezzi, del grano in particolare. Da un canto, la rovina del vecchiio sistema spinge masse d'uomini verso le città; dall'altro, resta pur fermo che, in particolari momenti di punta dei lavori agricoli, occorre un buon nuero di braccianti. E' questo secondo aspetto, quindi, che serve a spiegare il perchédi questi forti aumenti salariali. Ma, ciò detto, non cambia che quegli aumenti salariali non possano essere interpretati come l'indice d'una età d'oro dei lavoratori, perché questi, in realtà sono molto spesso senza lavoro.
Grandi masse di vagabondi senza reddito
Il primo effetto di quelle riduzioni di superfici coltivte, di quelle conversioni da terre destinate alla cerealicoltura in terre destinate all'allevamento di bestiame, fu una straordinaria espulsione di contadini dal suolo. Le enclasures (recinzioni di terre comuni) in inghilterra modificano completamente il paesaggio agrario del paese: un atto del parlamento del 1489 dice che lì dove duecento persone prima lavoravano la terra, ora non si vedono che <<uno o due pastori>>. Questi contadini, espulsi dalla terraa, costituiranno quelle legioni di vagabondi che caraterizzeranno, ormai, il paesaggio dell'Europa. Queste masse di vagabondi saranno, durante taluni momenti dell'anno, dei braccianti agricoli, oppure andranno a costituire le file del proletariato (o del sottoproletariato) urbano. Da vagabondi a banditi, il passo è breve: è contro di essi che alcune ccittà si uniscono in lega per combatterli, espellerli, respingerli: in Westfalia, di queste leghe ne ritroviamo nel 1356, 1370, 1372, 1385, 1437, 1451, 1452. E' un mondo miserabile, instabile; per la dieta imperiale del 1397 a Francoforte, si radunano non meno di seicento saltimbanchi (ai quali s'aggiungono ottocento prostitute); ancora prostitute, saltimbanchi, commedianti, pifferai, tutto un mondo socialmente marginato, ritroviamo in gran numero (per migliaia, addirittura) a Costanza e a Basilea, attirati dai concili che vi erano stati convocati.
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