LA TORTURA
LA TORTURA NEL MEDIOEVO
La tortura nel Medioevo Germanico
L'ordalia
<<Se un uomo viene condannato ed è innocente la colpa dell'ingiusta condanna è da ascriversi al giudice che non ha saputo ben giudicare. Ma se al giudice-uomo, viene sostituito il guidice Dio si elimina ogni possibilità di errore. Da questo ineccepibile ragionamento nasce il cosiddetto Giudice di Dio o Ordalia>>.
Il termine ordalia deriva secondo alcuni da ordalium, una parola usata nel latino mediavale barbarico, mutata dall'anglosassone ordeal, che significa giudizio, e designa ogni procedimento giuridico per mezzo del quale si pensa di poter coinvolgere le divinità a manifestare il loro giudizio sull'innocenza o la colpevolezza di un imputato.
L'ordalia è molto antica: è presente già nel Codice di Hammurabu, nel quale vi è la possibilità del giudizio di Dio quindi non esistono prove sufficienti di colpevolezza. Ma è soprattutto nella legge mosaica che troviamo tracce concrete di ordalie. Questa, ad esempio prevedeva che a una donna accusata di adulterio fosse data da bere la cosiddetta acqua amara, come si legge nel Deuteronomio. <<l'eterno parlò a Mosè dicendo: Parla ai Figli d'Israele e dì loro: quando una donna sarà caduta in colpa e disprezzando suo marito essa si sarà avvicinata a un altro uomo, ma in modo che il marito non abbia potuto scoprire il caso e il suo adulterio rimanga nascosto senza che essa possa essere riconosciuta colpevole per mezzo di testimoni perché non è stata sorpresa in questo delitto, se il marito è trascinato dalla gelosia verso sua moglie, veramente colpevole o accusata da un falso sospetto, egli la condurrà davanti al sacerdote che terrà tra le mani le acque amarissime sulle quali ha pronunciato le maledizioni con esecrazioni, la scongiurerà e le dirà: Se un uomo estraneo non si è avvicinato a te queste acque amarissime, cariche di maledizioni non ti nuoceranno, ma se tu ti sei contaminata avvicinandoti a un altro uomo, queste maledizioni cadranno su di te. Che il signore ti renda un oggetto di maledizione e un esempio per tutto il suo popolo, che faccia marcire la tua coscia, che il tu ventre si gonfi e scoppi. E la donna risponderà: Amen, Amen. Allora il sacerdote scriverà queste maledizioni su un libro e le cancellerà dopo con queste acque amarissime cariche di maledizioni e glie le darà a bere. Quando essa le avrà bevute, se si è macchiata e ha disprezzato suo marito sentendosi colpevole di adulterio, il suo ventre si gonfierà e la sua coscia marcirà. Se invece è innocente non risentirà alcun male e resterà feconda>>.
Nel Libro di Giosuè Dio proibiisce la prova del fuoco, vietando ai credenti di fare passare il proprio figlio e la propria figlia attraverso il fuoco, come era d'uso fare.
L'ordalia conosce però un periodo di grande affermazione nell'Occidente cristiano, tre il IX e il XIII secolo, anche se le prime fonti che regolano questo statuto vengono fatte risalire al re franco Clodoveo nel V-VI secolo.
La massima affermazione dell'ordalia è avvenuta tra i popoli barbari, in particolare tra i Germani. Alla base vi era l'assoluta fiducia che Dio non avrebbe lasciato condannare un innocente, ma avrebbe aumentato le sue forze e la resistenza al dolore, mentre avrebbe abbattuto le difese dei colpevoli. Una delle ordalie più usate era il cosiddetto Duello di Dio, nel quale i contendenti si battevano fino alla morte di uno dei due. La posizione della Chiesa nei confronti di questi giudizi di Dio non è sempre stata univoca: sebbene accettata dalla maggior parte dei cristiani, l'ordalia ebbe anche qualche avversatore, come ad esempio papa Stefano V, che nell'887 sconsigliava all'arcivescovo di Magonza l'uso di questa pratica. Altri pontefici contrari alle ordalie furono Alessandro II (1061-1073), Innocenzo III (1198-1216) e Gregorio XI (1370-1378).
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