L'ETA' DELLA RISCOPERTA. IL PRIMO RINASCIMENTO
Girolamo Tiraboschi
In tre capitoi consecutivi della sua Storia della letteratura italiana (1772 - 82) lo studioso settecentesco Girolamo Tiraboschi mise a confronto tre fattori: lo <<scoprimento di libri>>; lo <<scoprimento d'antichità>> e lo <<scoprimento dell'America>>. Questo <<paradigma di Colombo>> ha esercitato un asignificativa influenza sulle generazioni successive. Nel XIX secolo Jules Michelot e Jacob Burckhardt hanno esteso l'intuizione di Tiraboschi a un modello più ampio, definito da entrambi <<la scoperta del mondi e dell'uomo>>.
La prima fase del Rinascimento o italiano, dal 1300 circa al 1490. In questa fase si giunse alla scoperta di qualcosa che successivamente sarebbe stato dato per scontato; la culttura dell'antica Romae, in misura minore, della Grecia classica. Il primo Rinascimento fu anche un'epooca di riforme, ispirate all'esempio di questi modelli classici.
I singoli e gruppi non possono tagliare tutti i ponti con la cultura in cui sono stati educati. Il paradosso decisivo di tutte le riforme culturali è che i riformatori provengono sempre da quella stessa cultura che vogliono trasformare. Sotto molti aspetti i pioneri del Rinascimento, erano ancora legati al Medioevo. Pertanto, tracciare una netta linea di demarcazione tra i due periodi - il <<Medioevo>> e il <<Rinascimento>> - non è particolarmente utile. La civiltà del primo Rinascimento che verrà analizzata in questo capitolo coesisteva, con la cultura europea del tardo Medioevo.
Notre Dame de Paris
Tra le caratteristiche più significative della culttura tardo medievale possiamo citare l'arte gotica, la cavalleria, la filosofia scolastica: esse si potranno ritrovare praticamente in tutte le regioni europee. <<L'Europeizzazione dell'Europa>>, era iniziata già nel XII e nel XIII secolo, molto prima, cioè, del Rinascimento.
Il cosiddetto stile <<gotico>>, rappresentava il linguaggio internazionale dell'arte europea. Nonostante variazioni e specificità di carattere locale - l'uso dei mattoni nelle chiese danesi, il contrato tra lo sviluppo in altezza delle cattedrali francesi e quello prevalentemente in larghezza di quelle inglesi - lo stile gotico presentava tratti comuni chiaramente riconoscibili dal Prtogallo alla Polonia. La <<cavalleria>>, vale a dire i valori della noviltà del tardo Medioevo, basati sull'arte della guerra e dei combattimenti a cavallo. I romanzi cavallereschi, i testi che raccontavano le nobili gesta di eroi come Orlando e di re Artù, vebivano ancora avidamente letti o ascoltati in gran parte dei Pesi europei. Le opere di quella che oggi definiamo teologia e filosofia della scolastica, gli scritti di Tommaso d'Aquino, nacquero nelle sale di lettura delle <<scuole>>, delle università medievali del XII e del XIII secolo. Questi lavori erano rivolti a una ristretta cerchia di studiosi, anche in questo caso di tipo internazionale.
Lo stile gotico, la cavalleria, la scolastica avevano tutti il loro centro in Francia. L'architettura gotica nacque in questo Paese all'inizio del XII secolo. L'università di Parigi era il più importante centro di insegnamento di elaborazione della filosofia scolastica. I più celebri romanzi cavallereschi erano tutti composti in Francia. L'alto Medioevo in pratica coincise con l'egemonia culturale della Francia in Europa.
Queste tre forme di cultura medievale sopravvissero fino al XV e persino al XVI secolo: la scolastica continuò a essere centrale nei corsi di arti liberali di gran parte delle università europee; i romanzi cavallereschi continuarono ad avere un'entusiasta schiera di lettori e proseguì anche a costituire chiese e cattedrali gotiche. Nel corso del Rinascimento, lo stile gotico, la scolastica, i valori della cavalleria persero progressivamente la loro posizione di monopoli per confrontarsi e interagire sui rispettivi terreni con stili e valori altternativi, ispirati ai modelli della classicità.
In Italia, i modelli francesi del Gotico, della cavalleria e della scolastica erano penetrati meno profondamente che in altre zone d'Europa. La scolastica era giunta relativamente tardi in Italia, dove università importanti - Bologna e Padova - davano maggior importanza al diritto delle arti liberali e alla medicina che non aalla teologia. Le città italiane, avevano prodotto una cultura alternativa laica piuttosto che clericale, civile piuttosto che militare.
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