I fornai devono quindi astenersi dal cuocere il pane per circa ottanta giorni all'anno. Questo vale innanzitutto per tutte me domeniche dell'anno; i sabati e le vigilie delle geste qui di seguito indicate, bisogna smettere di infornare il pane alle cinque della sera, almeno d'inverno. La festa dell'Ascensione e degli Apostoli, il lunedi dell' Angelo, la Pentecoste e I due giorni dopo Natale non sono lavortivi, come pure le seguenti feste.
Gennaio: Santa Genoveffa e l'Epifania (3 e 6).
Febbraio: Purificazione della santa Vergine (2).
Marzo: Annunciazione (25).
Maggio: San Giacomo minore e San Filippo, Invenzione della Santa Croce (1e 3).
Giugno: Nativita' di San Giovanni Batista (24).
Luglio: Santa Maria Maddalena; San Giacomo Maggiore e San Cristoforo (22 e 25).
Agosto: San Pietro in vincoli (1); San Lorenzo (10); l'Assunzione (15); San Bartolomeo (24).
Settembre: La nativita' della Santa Vergine; l'esaltazione della Santa Croce (8 e 14).
Ottobre: San Dionigi (9).
Novembre: Ognissanti e i Defunti (1 e 2); San Martino (11).
Dicembre: San Nicola; Natale (6 e 25).
Infine, uno statuto dei trafilatori di ottone nel Livres des Metiers stabilisce che i sottoposti hanno diritto a un mese di congedo in agosto, certamente per consentir loro di lavorare nei campi.
Le lamentele per l'inosservanza di giorni festivitivi, sono frequenti, come pure le sanzioni inflitte agli artigiani sorpresi a lavorare in quei giorni.
In totale, i giorni lavorativi in un mese sono in media circa una ventina, cioe' quattro o cinque giorni la settimana.
Per i contadini la regolamentazione del lavoro e' meno precisa, poiche' certi lavori, come nutrire gli animali, devono essere svolti ogni giorno. E nell'epoca Carolingia, l'Admonitio generalis vieta agli uomini di dedicarsi, la domenica, ai lavori nei campi, di curare la vigna, diarare, di tagliare il fieno, di riporre le messi, di dissodare o tagliare gli alberi di lavorare la pietra o di costruire case.
All'universita' di Parigi, verso la fine del XIV secolo, le lezioni sono sospese dal 28 giugno al 25 agosto, per la facolta' delle Arti, e fino al 15 settembre per le facolta' di Teologia e di Diritto canonico. In questo periodo, i lavori del Parlamento di Parigi vengono sospesi dall'inizio di settembre al 12 di Novembre. Tuttavia, lo studio di alcune pratiche prosegue e alcuni consiglieri del Parlamento sono delegati a esercitare le loro funzioni in altre due corti Rouen e a Troyes. Oltre allegra feste delle domeniche, la corte interrompe me sue attivita' per una settimana a Pasqua, cinque gioni per la Penecoste, cinque giorni a Natale, in totale cinquanta giorni all'anno.
Nel Medioevo, per gli uomini di condizione modesta, e in un certo senso anche per I borghesi bisogna parlare di civilta' del lavoro e non di civilta' degli svaghi. Tuttavia i momenti di riposo e me distrazioni non sono affatto sconosciuti ma, gli svaghi sono parte integrate del lavoro.
Per quanto riguarda gli svaghi, il Medioevo si distingue dall'epoca attuale per i vari aspetti. A piu' stretto contatto con la natura, l'uomo medievale, nei suoi svaghi, da piu' spazio al corpo che allo spirito.
Gennaio: Santa Genoveffa e l'Epifania (3 e 6).
Febbraio: Purificazione della santa Vergine (2).
Marzo: Annunciazione (25).
Maggio: San Giacomo minore e San Filippo, Invenzione della Santa Croce (1e 3).
Giugno: Nativita' di San Giovanni Batista (24).
Luglio: Santa Maria Maddalena; San Giacomo Maggiore e San Cristoforo (22 e 25).
Agosto: San Pietro in vincoli (1); San Lorenzo (10); l'Assunzione (15); San Bartolomeo (24).
Settembre: La nativita' della Santa Vergine; l'esaltazione della Santa Croce (8 e 14).
Ottobre: San Dionigi (9).
Novembre: Ognissanti e i Defunti (1 e 2); San Martino (11).
Dicembre: San Nicola; Natale (6 e 25).
Infine, uno statuto dei trafilatori di ottone nel Livres des Metiers stabilisce che i sottoposti hanno diritto a un mese di congedo in agosto, certamente per consentir loro di lavorare nei campi.
Le lamentele per l'inosservanza di giorni festivitivi, sono frequenti, come pure le sanzioni inflitte agli artigiani sorpresi a lavorare in quei giorni.
In totale, i giorni lavorativi in un mese sono in media circa una ventina, cioe' quattro o cinque giorni la settimana.
Per i contadini la regolamentazione del lavoro e' meno precisa, poiche' certi lavori, come nutrire gli animali, devono essere svolti ogni giorno. E nell'epoca Carolingia, l'Admonitio generalis vieta agli uomini di dedicarsi, la domenica, ai lavori nei campi, di curare la vigna, diarare, di tagliare il fieno, di riporre le messi, di dissodare o tagliare gli alberi di lavorare la pietra o di costruire case.
All'universita' di Parigi, verso la fine del XIV secolo, le lezioni sono sospese dal 28 giugno al 25 agosto, per la facolta' delle Arti, e fino al 15 settembre per le facolta' di Teologia e di Diritto canonico. In questo periodo, i lavori del Parlamento di Parigi vengono sospesi dall'inizio di settembre al 12 di Novembre. Tuttavia, lo studio di alcune pratiche prosegue e alcuni consiglieri del Parlamento sono delegati a esercitare le loro funzioni in altre due corti Rouen e a Troyes. Oltre allegra feste delle domeniche, la corte interrompe me sue attivita' per una settimana a Pasqua, cinque gioni per la Penecoste, cinque giorni a Natale, in totale cinquanta giorni all'anno.
Nel Medioevo, per gli uomini di condizione modesta, e in un certo senso anche per I borghesi bisogna parlare di civilta' del lavoro e non di civilta' degli svaghi. Tuttavia i momenti di riposo e me distrazioni non sono affatto sconosciuti ma, gli svaghi sono parte integrate del lavoro.
Per quanto riguarda gli svaghi, il Medioevo si distingue dall'epoca attuale per i vari aspetti. A piu' stretto contatto con la natura, l'uomo medievale, nei suoi svaghi, da piu' spazio al corpo che allo spirito.